
Opere di rigenerazione urbana e di riqualificazione ambientale a Chiari
VIA MILANO
2025 - Concorso di progettazione in 2 fasi
1°Classificati
IL CONTESTO
Da un sopralluogo effettuato lungo la via Milano emergono la deframmentazione e l'eterogeneità di un contesto affacciato lungo un asse viario a rapido scorrimento, privo di connessioni con la trama urbana.
Via Milano è una barriera che comprime lo sviluppo insediativo nord verso la linea ferroviaria, separandolo dall'edificato posto a sud; la discontinuità degli attraversamenti e la quasi totale mancanza di attività destinate a servizi non favorisce interazioni con la rete sociale né, di conseguenza, la frequentazione ed il passaggio pedonale e ciclabile: un non-luogo con troppo traffico, tanto asfalto, privo di identità.
QUALITA' DEL MASTERPLAN
Il Masterplan definisce le premesse di una nuova qualità di vita per i cittadini partendo dal potenziamento fisico e visivo dei collegamenti per rendere via Milano, ed il relativo contesto, più accessibili implementando la sicurezza degli utenti più vulnerabili quali ciclisti e pedoni.
Il requisito è soddisfatto dal percorso con andamento nord-est/sud-ovest che si estende dall'incrocio con via Santissima Trinità sino all'intersezione con via Caduti del Lavoro gettando i presupposti per il collegamento con l'asse stradale recentemente rigenerato di Viale Mazzini ed il prolungamento extra-urbano ad ovest, verso il fiume Oglio.
Le intersezioni generano connessioni in cui si riconoscono nuove opportunità e si progettano nuovi spazi come nel caso del parcheggio di via Maffoni che risulterà ricompreso in un circuito più ampio legato all'accessibilità al centro storico da Ovest, potenziato nella destinazione di scambio intermodale auto-bici, auto-pedone e come nel caso del piccolo giardino pubblico di via Emilia per cui il Masterplan crea le condizioni per un futuro intervento di rigenerazione urbana attuabile nel medio/lungo periodo che porterà alla realizzazione di un parco urbano diffuso quale raccordo tra i presidi artigianali/commerciali e l'insediamento residenziale oggi separati da via del Lavoro Artigiano.
Il valore aggiunto del progetto sta nell'innescare una progressiva inversione nel processo che porterà via Milano da “non-luogo” ad “eco-boulevard”; un'infrastruttura verde in cui la natura, tangibile e misurabile è la sinergia che garantisce l'equilibrio sociale, biologico ed idrologico.
Quanto sin qui argomentato prevede la programmazione di un processo attuabile nel medio/lungo periodo; nel breve termine, con il budget a disposizione dell'amministrazione si propone di realizzare un primo stralcio ricompreso tra l'intersezione con via Santissima Trinità e la rotatoria di via Silvio Pellico al fine di ricucire questo tratto con il recente intervento di rigenerazione di Viale Mazzini.
QUALITA' DELLA PROPOSTA SPECIFICA DI INTERVENTO
Via Milano nuovo “eco-boulevard” di ingresso alla Città di Chiari: un percorso di avvicinamento al centro storico come un gradiente in cui l'attività urbana si fa sempre più intensa.
Nel tratto ricompreso tra la rotatoria della SP 11 Var e quella che interseca via Caduti del Lavoro verranno esclusivamente messe a dimora le medesime alberature presenti lungo i viali esterni (viale Zanini, Viale Cenini, ecc...) rimarcando così l'ingresso alla città; il percorso ciclo-pedonale proveniente da Ovest attraversa il parco urbano diffuso che grazie ad una varietà di spazi verdi attrezzati e playground sportivi connette un pezzo di città a destinazione promiscua (artigianale, commerciale e residenziale) offrendo ai diversi utenti altrettante possibilità di frequentazione, su tutte quella ludico sportiva e ricreativa già che rappresenta una testata opposta al cento storico, facile meta di passeggiate andata e ritorno dal nucleo abitato raggiungibile anche tramite il trasporto pubblico (la realizzazione del parco comporta l'acquisizione nel medio/lungo periodo di spazi liberi posti a ridosso della rotatoria ma di proprietà privata).
Da qui in poi le corsie destinata al traffico veicolare saranno costantemente separate da quelle dedicate alla mobilità dolce da corridoi verdi sistemati con essenze vegetali propedeutiche alla realizzazione di un innovativo sistema di drenaggio urbano sostenibile attivando così un ciclo biologico ed una sequenza di natura lussureggiante.
La posizione della pista ciclabile varia in funzione della maggior sicurezza di percorrenza prediligendo il lato con meno intersezioni stradali e maggiormente schermato dal soleggiamento estivo.
Il progetto innesca l'atteggiamento propositivo per cui gli automezzi sono solo di passaggio mentre gli essere umani rallentano e si fermano ad abitare lo spazio pubblico.
RISPONDENZA AGLI OBIETTIVI DEL BANDO STRADE VERDI
Il progetto ambisce a posizionare la Città di Chiari quale realtà innovativa, caratterizzata da un approccio umanistico legato all'adattamento, utilizzando la natura come base per costruire un miglior ambiente urbano in cui vivere e muoversi.
La gestione dell'acqua nello scenario climatico contemporaneo declinato al contesto di intervento rappresenta una tematica su cui agire in maniera decisa per “l'inversione del processo” e ripristinare il bilancio idrologico allo stadio precedente alla cementificazione spregiudicata.
Il progetto tratta l'intero asse di via Milano come una grande spugna; un sistema di drenaggio urbano sostenibile il cui comportamento varia col variare del carattere delle precipitazioni: in caso di eventi atmosferici ordinari l'acqua raccolta nei corridoi verdi viene filtrata da substrati poveri di sostanze nutritive su cui vengono coltivate essenze capaci di trattarla prima di essere naturalmente assorbita dal terreno (un'azione di soft-engineering ambientale definita fitodepurazione), mentre in caso di eventi atmosferici straordinari particolarmente avversi l’acqua trattata, non assorbita, viene raccolta da tubi traforati per essere “messa a sistema” con i corsi d'acqua locale (rogge, fossi, canali irrigui) e laminata nei bacini di raccolta previsti all'interno degli ambiti del Masterplan adibiti a parco attrezzato.
La strada destinata al traffico degli automezzi, suddivisa in due corsie di marcia, mantiene un profilo costante lungo il tragitto per essere facilmente percorsa e consentire agli autisti di riconoscere tempestivamente le intersezioni e gli attraversamenti, pavimentati con cubetti di porfido per indurre la diminuzione di velocità.
Lungo l'eco-boulevard la temperatura è naturalmente mitigata dagli alberi che assorbendo CO2 e producendo ossigeno migliorano il microclima costituendo, inoltre, una barriera fisica al rumore del traffico.
La de-impermeabilizzazione del suolo è attuata dall'impiego di pavimentazioni drenanti in granuresina per i percorsi ciclabili e pedonali in genere e tramite grigliati erbosi per i parcheggi.
QUALITA' E FATTIBILITA' ECONOMICA DELLA PROPOSTA IDEATIVA
Il primo stralcio attuativo prevede la riqualificazione del tratto ricompreso tra l'intersezione con via Santissima Trinità e la rotatoria di via Silvio Pellico.
Al fine di ricucire questo tratto con il recente intervento di rigenerazione di Viale Mazzini, e di garantire una percorrenza sicura, la pista ciclabile insiste sul medesimo lato di quella proveniente da Nord, evitando le intersezioni e gli attraversamenti esistenti così da intercettare il percorso ciclo-pedonale che conduce al parcheggio di via Maffoni, potenziandone l'efficacia nello scambio intermodale con la mobilità dolce e migliorando l'accessibilità al centro storico.
Il corridoio verde in questo tratto è eccezionalmente raddoppiato ed affianca entrambe le corsie occupate dal traffico veicolare raddoppiando quindi gli effetti ambientali (drenaggio urbano sostenibile e mitigazione ambientale) e migliorando la qualità estetica compromessa da affacci disomogenei (residenze, stazioni di servizio, esercizi commerciali).
L'affaccio sul sistema delle rogge (Castrina, Serola Vecchia) viene valorizzato da una piazza estesa tra via Milano e viale Teosa; una pensilina adibita a stazione del bike-sharing segna l'approdo come una nuova soglia urbana.
Hanno partecipato con noi:
TIPS ARCHITECTS
Arch. Paolo Capuano
Arch. Marco Venturelli
Arch. Andrea Sfogliarini
Consulente per la sicurezza:
Ing. Franco Lezzo
Consulente per traffico e mobilità:
Arch. Piera Simonetta Pala
Consulente opere a verde: :
Dott. Agr. Nicola Caffi Avogadri
Giovane Professionista:
Arch. Sofia Ferrari
Chiari - Brescia

Disegni e Rendering
Estratto di disegni e rendering elaborati per il progetto








