
Parco Pubblico
DOPO LAVORO OLIVETTI,
PARCO DELLA PIERINA,
Crema - Cremona
2023 - 2025

Foto Mario Brezzolari
Hanno partecipato con noi:
TIPS ARCHITECTS
Arch. Paolo Capuano
Arch. Marco Venturelli
Arch. Andrea Sfogliarini
Consulente per la sicurezza:
Geo. Alessandro Mostosi
Consulente opere a verde: :
Studio Agriter
Dott. Agr. Nicola Caffi Avogadri

Immagine aerea anni 70 la Pierina collegata alla fabbrica Olivetti
Il progetto per la RIQUALIFICAZIONE COMPLESSIVA E FUNZIONALE DELL'AMBITO URBANO “EX-PIERINA”, è un intervento volto al recupero di un'area a destinazione ricreativa e ricettiva di superficie pari a 127.000 m2, la cui attività fu fortemente legata alle vicissitudini della fabbrica Olivetti dal 1970 fino al 1992 quando, in concomitanza con la chiusura della fabbrica, cadde in uno stallo che si è protratto fino ai nostri giorni.
L’area della Cascina Pierina, ai tempi della fabbrica Olivetti, rappresentava un importante punto di aggregazione per gli operai: un luogo dedicato al dopolavoro, agli incontri sindacali e alle attività ricreative. Qui si trovavano campi da bocce, tennis, un ristorante e persino un laghetto artificiale utilizzato per la pesca sportiva.
Il progetto attuale intende recuperare e riqualificare complessivamente lo spazio verde dell’area, restituendola alla comunità come spazio pubblico aperto e connesso alla città. L’intervento prevede l’integrazione del Parco Cascina Pierina all’interno della rete dei percorsi ciclabili cittadini, valorizzandone la memoria storica e la funzione sociale.
Con la chiusura della fabbrica Olivetti, l’area della Cascina Pierina è rimasta per oltre trent’anni esclusa dalla vita cittadina. Durante questo lungo periodo di abbandono, la natura ha lentamente riconquistato gli spazi un tempo vissuti dagli operai e dai cittadini, restituendo al luogo un aspetto selvatico e spontaneo. Il verde è cresciuto senza controllo, trasformando l’area in un piccolo ecosistema autonomo, denso di vegetazione spontanea e di suggestioni paesaggistiche inattese.
I campi da tennis in terra battuta, che un tempo occupavano la parte ovest della Cascina e costituivano un importante elemento di socialità e svago, sono stati completamente sommersi dalla vegetazione, fino a scomparire sotto la spinta della natura che si è riappropriata del proprio spazio. Questa trasformazione naturale, pur segnata dal degrado, ha creato una condizione paesaggistica di grande fascino e potenzialità, diventando la base concettuale da cui è partito il progetto di recupero.
L’intervento ha scelto di rispettare profondamente la presenza arborea esistente, operando con grande delicatezza e misura. Il nuovo disegno paesaggistico si è adattato alla disposizione degli alberi, valorizzandone la densità, le visuali e le ombre. È stato così realizzato un percorso dolce e armonioso, che si insinua tra gli alberi con andamento sinuoso, evocando il linguaggio organico del maestro paesaggista Roberto Burle Marx. Questo percorso non è solo una via di attraversamento, ma un’esperienza sensoriale: un invito a muoversi lentamente, a osservare, a lasciarsi guidare dalle forme naturali del terreno e dalle variazioni di luce e di colore nelle diverse stagioni dell'anno.
Nella parte centrale del parco, il progetto concentra le attività ricreative e sociali: un’area giochi per bambini, un campo da street basket e spazi informali dove sostare, incontrarsi e condividere momenti di vita quotidiana. Qui il disegno del suolo e la disposizione delle aree attrezzate creano un equilibrio tra gioco, sport e relax, favorendo l’integrazione tra generazioni e l’uso del parco durante tutto l’arco della giornata.
Verso est, il parco si apre in un ampio prato pianeggiante, pensato come grande spazio flessibile per eventi pubblici e manifestazioni collettive. Questa zona, di dimensioni generose, potrà accogliere concerti, festival, iniziative sportive o culturali, diventando una nuova piazza verde a disposizione della comunità. Allo stesso tempo, il prato mantiene la continuità visiva del paesaggio, offrendo scorci ampi e prospettive aperte verso la città e la campagna circostante.
L’insieme dell’intervento restituisce alla cittadinanza un luogo di memoria e di rinascita, dove la storia industriale e la natura spontanea si intrecciano in un nuovo equilibrio.
L’intervento attuale, finanziato con i fondi del PNRR, rappresenta il primo step temporale di un più ampio processo di recupero e valorizzazione dell’area. Questo primo intervento ha come obiettivo principale la riapertura dell’area alla cittadinanza, la messa in sicurezza e la riqualificazione paesaggistica degli spazi aperti, restituendo un luogo finora chiuso e dimenticato alla fruizione pubblica e al tessuto urbano circostante.
La volontà dell’Amministrazione comunale è quella di considerare questo progetto come l’avvio di un percorso di rigenerazione progressiva, destinato a estendersi nel tempo e a coinvolgere nuove funzioni e spazi. In prospettiva, l’intento è quello di ampliare l’intervento, estendendo le opere di recupero anche alla Cascina storica, oggi inutilizzata ma dotata di un grande valore architettonico, testimoniale e simbolico.
Il futuro progetto di recupero della Cascina Pierina potrà ospitare attività pubbliche e culturali, spazi per associazioni, eventi, formazione e servizi per la comunità, rafforzando il ruolo dell’area come nuovo polo civico e paesaggistico a servizio della città.
In questa visione a lungo termine, la rigenerazione della Cascina Pierina non è soltanto un’operazione di riqualificazione ambientale, ma un processo di ricucitura urbana e sociale, che intreccia memoria, identità e innovazione, restituendo valore a un luogo che per decenni ha rappresentato il cuore produttivo e comunitario del territorio.



Disegni e Rendering
Estratto di disegni e rendering elaborati per il masterplan complessivo del progetto























